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Consorzio bancario italiano sperimenta trasferimenti interbancari su Corda di R3
Quattordici banche italiane affermano di aver completato con successo la prima fase di una sperimentazione di riconciliazione interbancaria utilizzando la piattaforma Corda di R3.

La seconda banca più grande d'Italia, Intesa Sanpaolo, e altre 13 banche hanno completato con successo la prima fase di una sperimentazione blockchain per la riconciliazione interbancaria.
I test, iniziati il 4 giugno, si sono svolti in collaborazione con ABI Lab, laboratorio di ricerca sostenuto dall’Associazione bancaria italiana (ABI), e si sono conclusi la scorsa settimana.
Il progetto mira a migliorare alcuni aspetti delle "spunta", ovvero delle transazioni interbancarie, come il tempo necessario per identificare le transazioni non corrispondenti tra due banche e la mancanza di un processo standardizzato e di un protocollo di comunicazione unico.
Nella fase di proof-of-concept e test, durata 10 mesi, a ciascuna banca è stato assegnato un nodo e le banche hanno caricato dati effettivi della banca dati, elaborando 1.200.000 transazioni nel corso della sperimentazione.
Il sistema interbancario è basato su Corda Enterprise, la piattaforma sviluppata dalla startup del consorzio blockchain R3 che offre quella che viene chiamata unaFirewall per applicazioni Blockchain. Ciò consente alla piattaforma di essere "implementata all'interno dei data center aziendali, mantenendo al contempo la capacità di comunicare in modo sicuro con altri nodi in qualsiasi altra parte del mondo", secondo un comunicato stampa.
Katerina Koutoulaki, direttrice associata di R3, ha dichiarato a CoinDesk via e-mail:
"Attualmente, due banche coinvolte nel progetto sono membri di R3. Condividono il nostro obiettivo di spostare le applicazioni blockchain verso l'implementazione commerciale e cambiare il business dall'interno e siamo lieti di lavorare con loro su questo progetto"
Il progetto utilizza anche l'infrastruttura del nodo blockchain Sia. La speranza è di "creare canali bilaterali attraverso i quali ogni controparte possa scambiare informazioni mantenendo riservatezza e Privacy in modo che solo coloro che hanno bisogno di vedere i dati possano accedervi", secondo il comunicato.
ABI Lab è stato creato per verificare se la blockchain possa garantire trasparenza e visibilità dei dati, transazioni più rapide e la "capacità di eseguire controlli e scambi direttamente all'interno dell'applicazione".
Il gruppo si sta ora preparando per la fase successiva del progetto, in cui le banche utilizzeranno l'applicazione blockchain per le transazioni quotidiane.
Padiglione della banca Intesa Sanpaoloimmagine tramite Shutterstock