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Il prossimo Petro? Il ministro iraniano rivela i piani Criptovaluta
La banca centrale iraniana sta sviluppando una Criptovaluta, anche se non ha intenzione di adottare Bitcoin.

Nuove dichiarazioni suggeriscono che la banca centrale iraniana sta sviluppando una Criptovaluta che sarà amministrata dal governo dello Stato.
Il ministro Tecnologie dell'informazione e della comunicazione, MJ Azari Jahromi, ha dato l'annuncio su Twitter mercoledì, dopo un incontro con il consiglio di amministrazione della banca.
Ha descritto un incontro durante il quale sono state discusse "valute digitali basate sulla [blockchain]", aggiungendo che è stato deciso "di implementare la prima valuta digitale basata sul cloud del Paese, utilizzando la capacità dell'élite del Paese".
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— MJ Azari Jahromi (@azarijahromi) 21 febbraio 2018
L'annuncio è degno di nota dato che martedì il governo del Venezuela, che, come l'Iran, è bersaglio delle sanzioni finanziarie ed economiche degli Stati Uniti, ha lanciato la propria Criptovaluta, denominata petro.
Resta da vedere come funzionerebbe il progetto iraniano, se realizzato. Se eseguito sotto gli auspici della Banca centrale dell'Iran, il progetto rappresenterebbe l'ultimo tentativo di creare una valuta digitale sostenuta dallo stato da parte di un'istituzione di quel tipo. Anche diverse banche centrali, tra cui quelle di Singapore, Cina e Regno Unito, tra le altre, hanno esplorato quest'area.
Resta da vedere se la Criptovaluta proposta rientrerà nelle normative che, a quanto si dice, sono in fase di sviluppo.
da novembre scorso, Abolhassan Firouzabadi, segretario dell'autorità iraniana per il cyberspazio, è stato citato mentre affermava che il paese avrebbe "accolto con favore" il Bitcoin se fosse stato regolamentato. Fonti dei media iraniani riferiscono che la banca centrale afferma di non riconoscere il Bitcoin come valuta.
Questi fontiha inoltre indicato che il governo respinge le accuse secondo cui avrebbe utilizzato Bitcoin per eludere le sanzioni e ha ribadito quanto affermato in precedenza Avvertenzeriguardo ai rischi associati alle criptovalute.
"Le forti fluttuazioni delle valute digitali, insieme alle attività commerciali competitive in corso tramite network marketing e schemi piramidali, hanno reso il mercato di queste valute altamente inaffidabile e rischioso", ha affermato la banca.
Immagine della valuta iranianatramite Shutterstock
Nota dell'editore:Alcune affermazioni contenute nel presente rapporto sono state tradotte dal persiano.