- Torna al menu
- Torna al menuPrezzi
- Torna al menuRicerca
- Torna al menu
- Torna al menu
- Torna al menu
- Torna al menu
- Torna al menuWebinar ed Eventi
WeBank di Tencent fornirà l’infrastruttura al consorzio nazionale cinese per la blockchain
WeBank è diventato il primo fornitore di infrastrutture tecniche per la rete blockchain cinese.

WeBank, una banca digitale che eroga prestiti a piccole imprese e privati, è diventata il primo fornitore di infrastrutture tecniche per la rete blockchain nazionale.
Secondo uno stato cinese, la società con sede a Shenzhen fornirà alla Blockchain-Based Service Network (BSN) la sua catena di consorzio aperta brevettata FISCO BCOSrapporto dei media.
Piuttosto che una singola blockchain, la catena del consorzio è un insieme di applicazioni blockchain al servizio del grande pubblico, secondo undichiarazione dall'azienda.
Il consorzio di 14 membri di BSN, lanciato la scorsa settimana, svilupperà e gestirà applicazioni basate su blockchain nella rete utilizzando le proprie competenze e tecnologie individuali.
Tra i membri del consorzio figurano WeBank, Huobi China, lo State Information Center e i giganti tecnologici statali China UnionPay, China Mobile e China Telecom.
Fondata nel dicembre 2014, WeBank è stata la prima banca online ad ottenere la licenza della China Regulatory and Securities Commission; in seguito si è diversificata nei servizi basati sulla tecnologia blockchain.
WeBank è statosostenutoda importanti investitori cinesi tra cui Liye Group e Baiyeyuan, e il suo maggiore azionista è Tencent con una quota del 30%.
L'annuncio è l'ultimo tentativo del governo cinese dicostruireuna rete blockchain a livello nazionale per servire una serie di servizi pubblici controllati dallo Stato in tutto il Paese, tra cui telecomunicazioni e gestione energetica.
Il progetto BSN è stato testato in 25 città in Cina, oltre che a Hong Kong e Singapore. Si prevede che verrà sperimentato in più di 200 città entro il 2020, secondo il rapporto.
David Pan
David Pan was a news reporter at CoinDesk. He previously worked at Fund Intelligence, and interned at the Money Desk of USA Today and the Wall Street Journal. He does not hold investments in cryptocurrency.
